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Educazione alla lettura… dei mass media

Pubblicato il: 17/12/2010 11:39:00 -


La società è sempre più manipolata dai mass media. Da sempre e da più parti si è detto a gran voce quanto sia importante educare i cittadini del futuro a leggere criticamente, a essere selettivi, a sceverare il grano dal loglio. È l’obiettivo di questo percorso, obiettivo ancor più pressante in un mondo dove, utilizzando internet, siamo convinti di poter scegliere quel che si vuol sapere. Il contributo è stato inviato dalla Community per il convegno del 23 aprile “La scuola nuova nasce dal basso. Esperienze concrete di innovazione educativa”.
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Il contributo si inserisce in una proposta più ampia di curriculum, che porta i bambini a “vivere” il lavoro di un anno scolastico come “una nuova avventura”, ad aspettare con trepidazione lo svelamento da parte dell’insegnante, a inizio d’anno, dell’argomento di questa avventura, a sentirsi come detective, come investigatori nel mondo linguistico che li circonda, mondo di oralità, complesso, veloce, fin troppo ricco come quantità di input dati, mondo che troppo spesso diamo per compreso a pieno dai bambini sempre meno abituati a fermarsi per riflettere e comprendere bene e tantomeno aiutati in questo dalla famiglia.

L’avventura affrontata verrà narrata e registrata, e con essa le scoperte fatte, i testi scritti individuali o di gruppo, i brani degli autori che hanno affrontato i nostri stessi temi, in un quaderno che chiameremo “speciale” non tanto perché usato a parte, “a lato” dell’attività scolastica di routine, ogni tanto, ma, al contrario, usato quotidianamente e letto e riletto, sfogliato con i genitori durante il sabato e la domenica, con l’insegnante o da soli per aggiungere, riaggiornare le pagine, riflettere sulle parti che più sono piaciute o su quelle dove si sono fatte le scoperte linguistiche, e non, più significative.

In una quinta elementare i bambini desiderano iniziare a entrare nel mondo “dei grandi” e molto spesso portano a scuola il desiderio di affacciarsi a questo mondo comprendendone uno dei linguaggi, quello dei mass media, della televisione, dei quotidiani, di internet.

La proposta del percorso è quella di partire da un questionario che offra possibilità di lavorare, sia dal punto di vista della forma, in quanto la tabulazione delle risposte in grafici è un esempio di testo non continuo a cavallo tra italiano e matematica; sia dal punto di vista del contenuto, in quanto le domande poste riguardano: i programmi TV e le scelte effettuate sul palinsesto dai bambini, i personaggi televisivi e gli episodi preferiti, le abitudini “intorno” al “rito” del guardare la TV, la fruizione dei TG da parte dei bambini.

La riflessione grammaticale prevista solitamente in questa classe, l’avvio alla sintesi, la produzione di testi scritti, scaturiscono all’interno del percorso stesso che si dipana lungo tutto l’arco dell’anno scolastico collegato da “un filo rosso” ben chiaro ai bambini stessi, filo rosso che rende tutti gli approfondimenti “più scolastici” indispensabili, utili per poter proseguire e nello stesso tempo più motivati e motivanti per gli alunni. Un esempio concreto di quanto detto è il lavoro di avvio alla sintesi che viene fatto partendo dal testo individuale scritto dai bambini per raccontare un episodio del loro programma preferito.

Anche i TG, “smontati” dal punto di vista formale, ma utilizzati anche come contenuto per alcune notizie e per portare alla scoperta di come una stessa notizia presentata in modi e con immagini diverse possa essere “usata” per veicolare messaggi differenti, per essere compresi porteranno a riflessioni collettive che si avvicinano alla “analisi del periodo” o meglio dei periodi usati dai giornalisti dei vari TG durante il “lancio dei titoli” o durante gli approfondimenti di alcune notizie scelte tra quelle che possono interessare i bambini.

Il passaggio dai TG all’utilizzo dei quotidiani porterà in classe un giornalista e lo stimolo a riutilizzare le abilità acquisite nel mondo scolastico quotidiano alla ricerca della “notizia”, ma soprattutto nel cimentarsi nella costruzione di un questionario indispensabile per rendere questa notizia il più obiettiva possibile.

Attilia Greppi

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